Dominato dalla maestosa mole della Majella a sud e da quelle del Monte Morrone a sud – ovest, Caramanico Terme è uno dei borghi più belli d’Italia e d’Abruzzo.
Il borgo di Caramanico Terme
Noto centro turistico montano e termale, ha origini antiche e una lunga fama che dura tutt’oggi. Custodisce tesori artistici di un certo pregio e un territorio ricco di testimonianze storiche, archeologiche e ambientali.
Il paese abruzzese si trova magnificamente arroccato su una cresta panoramica a 650 metri d’altezza ed è incluso nel Parco Nazionale della Majella. Inoltre ospita la sede della Riserva Valle dell’Orfento e quella scientifica del parco. Dista 50 km da Pescara, 88 km da L’Aquila e 38,5 km da Sulmona.
Origini e Storia
La zona di Caramanico fu abitata sin dal paleolitico come dimostrato dalla scoperta di ritrovamenti lungo la Valle Giumentina. Ulteriori scavi hanno evidenziato un lento ma progressivo spostamento delle abitazioni nella Piana dei Luchi che perdurò fino al medioevo.
L’attuale centro è frutto delle successive invasioni di barbari. Si presume che furono i longobardi a creare le fondamenta del futuro borgo. Lo stesso nome potrebbe avere un’origine longobarda. Successivamente passò sotto il Regno delle due Sicilie, governato dalla potente famiglia D’Aquino.
Nel corso dei secoli fu colpita da varie calamità naturali a partire dal terremoto del 1706 e poi da quello del 1933. Durante il fascismo fu demolito il castello e nella Seconda Guerra Mondiale il paese si trovò vicino la linea Gustav, nella parte occupata dai tedeschi, subendo non pochi danni dovuti ai bombardamenti.
Dal 1960 fu aggiunto “Terme” al nome e iniziò una rapida ripresa del flusso turistico e alla crescita di strutture ricettive e altri edifici. Ulteriore slancio fu incentivato dall’inclusione nel Parco Nazionale della Majella, importantissima area protetta con eccellenze naturalistiche, geologiche, storiche e paesaggistiche.
Cosa vedere a Caramanico Terme
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Il nostro ideale percorso di visita può iniziare dalla parte più alta del centro abitato dove sorgono, ormai ruderi, i resti dell’antico castello. Poco più sotto troveremo il fulcro religioso di Caramanico, la Chiesa di Santa Maria Maggiore dove fa bella mostra di se il portale gotico, finemente decorato, risalente al 1452. Sopra, una lunetta incornicia una rappresentazione in altorilievo dell’Incoronazione della Vergine del 1476, opera egregiamente scolpita da Giovanni da Lubecca di origini tedesche. Varcato il portale si entra nell’ambiente interno ristrutturato nel XVI secolo e composto da tre navate. In fondo spiccano un grandioso dipinto e l’altare maggiore del ‘400. L’interno si arricchisce anche di un quattrocentesco Crocifisso ligneo del tutto particolare. La chiesa è in fase di restauro ed è consigliabile informarsi sulla possibilità di visita.
La Chiesa di San Nicola di Bari
Nelle vicinanze troveremo l’ex chiesa di San Tommaso d’Aquino del 1401, oggi adibita a Auditorium. Lo sguardo verrà catturato dal bel portale romanico sovrastato da un rosone. Mentre scendiamo per scoprire il resto del borgo abruzzese, ci immergeremo nel suo cuore più antico che ha mantenuto l’aspetto urbano di un tempo.
Qui si erge la chiesa di San Nicola di Bari, riconoscibile dalla semplice facciata neoclassica ma arricchita da un portale barocco del 1592 finemente decorato. Racchiuso da due colonne tortili su ciascun lato, è sovrastato da tre nicchie (anch’esse racchiuse da colonne) con altrettante statue. Quella centrale è occupata dalla statua del santo e risale al XIII secolo. Il campanile è stato presumibilmente eretto nel 1493. Siamo giunti alla parte più bassa del centro storico, sempre sotto il vigile sguardo della possente Majella e ci inoltriamo nel quartiere più ottocentesco di Caramanico quella intorno alla piazza Garibaldi.
Infine ci avvieremo verso l’ultima parte (quartiere San Maurizio), dove troveremo incastonate tra i muri piccole edicole in cui sono scolpite immagini della Madonna. In questa zona consigliamo di visitare la chiesa di San Maurizio, edificata probabilmente prima del 1301 e il Museo della Fauna Abruzzese, ospitato all’interno dell’ex convento delle Clarisse del 1636.
Visita gli altri tesori del borgo
Piccoli grandi gioielli aspettano il turista che si aggira tra i vicoletti medievali e si imbatterà nella Chiesa della Trinità e alcuni palazzi del ‘700 (via verdi) sulle cui facciate sono incastonati vari stemmi araldici, realizzati dopo il terremoto del 1706, insieme al Palazzo d’Aquino e Palazzo Salerni.
Cosa fare a Caramanico Terme
Considerato tra i centri di eccellenza dell’area protetta, è anche un ottimo punto di partenza per esplorare tutto il parco nazionale. Soggiornando negli Hotel, B&B e Agriturismi si può partire per altre destinazioni e iniziare uno dei tanti sentieri che permetteranno di ammirare gli angoli più belli e selvaggi del massiccio montuoso abruzzese. Inoltre non mancano ristoranti e trattorie che offrono menu con piatti tipici e prodotti locali. I profumi della montagna si mescolano con quelli antichi del borgo suscitando emozioni autentiche facendo riviere atmosfere di un lontano passato.
Quando visitare Caramanico Terme
Consigli utili su come scegliere il periodo migliore per visitare il borgo.
Cosa visitare vicino a Caramanico Terme
In viaggio alla scoperta dei luoghi più belli da vedere nei dintorni.
Informazioni Turistiche
Regione: Abruzzo
Provincia: Pescara
Altitudine: 650 m.s.l.m
Nome abitanti: caramanichesi
Patrono: Maria SS Assunta (giorni festivi 15 agosto)
Sito istituzionale
Potrebbe interessarti anche
Visita i borghi in Abruzzo
Scopri i borghi in Italia
Vedi gli eventi in Abruzzo
Cucina tradizionale e prodotti tipici d’Abruzzo
Hotel, B&B, Appartamenti, Case Vacanze, Agriturismi in Abruzzo
Redazione Borghi Storici © Riproduzione vietata | Copyright