Glorenza rappresenta un magnifico esempio dei tipici borghi alpini. Incastonato in una cornice panoramica davvero fiabesca, non ha nulla da invidiare ad altri paesi della regione più blasonati. Scopriamo i suoi monumenti più belli.
Glorenza: Dove si trova (posizione e altitudine)
Incastonata in un verde altopiano della Val Venosta (Alto Adige) a 907 m., circondato da cime solenni e maestose foreste, Glorenza risalta con il suo compatto abitato come uno splendido gioiello nel più classico dei paesaggi alpini.
Oggi il paese, in cui risiedono circa 850 persone, è stato riscoperto dal turismo culturale ed ambientale che qui trova motivi di straordinario interesse, per quanto riguarda sia l’aspetto naturalistico sia quello architettonico. Rimasto pressoché intatto dal XVI secolo, il borgo è un gioiello di rara bellezza.
Origini e Storia di Glorenza
Da sempre terra di confine, le origini di Glorenza, risalirebbero al Medioevo, allorquando era conosciuta come Glurnis e costituiva un nodo commerciale fra Austria, Svizzera e Lombardia, in particolare per il commercio delle mandorle salate. Grazie alla posizione favorevole, nel corso Trecento Glorenza divenne un centro piuttosto importante, tant’è che non solo assurse al titolo di “civitas” (ancora oggi, persistendo tale fregio, Glorenza è una delle più piccole città d’Europa e l’unica della Val Venosta). Nell’intera valle venne addirittura sancita la “misura di Glorenza” per la pesatura delle merci. Nel 1496 il paese vide l’incontro fra il Duca di Milano Ludovico il Moro e l’Imperatore Massimiliano I, suo alleato, e si dice che alla riunione prese parte anche Leonardo da Vinci.
Tre anni dopo, tuttavia, la cittadina fu coinvolta nella Guerra di Engadina e venne distrutta dagli Elvetici. Fu avviata subito dopo una grande opera di ricostruzione, cui diedero un contributo determinante prima lo stesso Massimiliano I e poi Ferdinando I. L’abitato attuale, dunque, risale per lo più al Cinquecento. Nel 1799 Glorenza subì un altro momento drammatico: priva di guarnigione, i soldati napoleonici la conquistarono perpetrando inaudite violenze sugli inermi civili. Un’ultima tragedia, stavolta di tipo naturale, avvenne il 16 giugno del 1855 quando un’inondazione del Lago della Muta provocava seri danni all’abitato, sancendo per Glorenza l’inizio di un lungo periodo di decadenza durato sino ai nostri giorni.
Cosa vedere a Glorenza
Palazzi e Case Storiche
Vanto di questo borgo trentino sono innanzitutto le mura, schiuse da porte e feritoie, e munite di massicci torrioni semicircolari cuspidati, che danno all’abitato un aspetto estremamente suggestivo. Oltrepassato uno dei tre varchi principali (da notare la Porta di Tubre), ci si ritrova catapultati in un mondo di fiaba. Troviamo edifici dalle forme assolutamente estranee al resto dell’architettura italiana, perfettamente tenuti ed intonacati, puliti e quasi sempre ornati da fiori, con pittoreschi porticati e caratteristici erker ad abbellirli. Ogni tanto anche qualche mucca si aggira tra le stradine, creando un’atmosfera davvero idilliaca.
Cuore di questo allegro villaggio è la medievale Piazza del Mercato, utilizzata per fiere e manifestazioni, mentre fra i vari palazzi storici spiccano il cinque-settecentesco Castel Glorenza, Casa Gebhard, con finestre decorate a graffito, la Hössische Behausung di Porta Malles, Casa del Balivo, Torre Kolben, Torre Flurin. Di particolare interesse è la magnifica Casa Frölich, affrescata internamente e con erker e bella meridiana. Sulla facciata posteriore si ammira un dipinto assai malmesso, raffigurante un’allegoria rinascimentale dei sette peccati capitali (fra i quali si scorgono solo la superbia e l’avarizia).
Le Chiese
L’edificio di culto rappresentativo di Glorenza è invece la seicentesca Chiesa dell’Ospedale, che però non spicca per particolari valori artistici. Maggiore interesse risiede nella Parrocchiale di San Pancrazio, risalente al Medioevo ma ampiamente rifatta nel tardo Quattrocento. Sorge appena fuori dalle mura, e dell’originaria costruzione rimane il campanile romanico, cui fu in seguito aggiunta una cupola barocca, che peraltro presenta, sulla parete nord, un grande affresco tardo-quattrocentesco di autore ignoto sul tema del Giudizio Universale. Un ultimo tempio interessante, in contesto però ormai del tutto rurale, è la tardo-gotica Chiesa di San Giacomo eretta nel 1570-1580. Deliziosa
Quando andare a Glorenza
Il clima di Glorenza è mite e secco in estate e freddo in inverno. La piovosità è relativamente abbondante e supera di poco gli 800 mm annui. La temperatura media annuale è di 8 °C. Luglio è il mese più caldo dell’anno con una temperatura media di 17,3 °C mentre gennaio ha una temperatura media di -1,9 °C.
Il periodo migliore per visitare Glorenza è la primavera (aprile – maggio – giugno) e fine estate/inizio autunno (settembre). L’estate è un buon momento per scoprire le bellezze del borgo così come l’inverno specie in presenza di neve quando il borgo assume un aspetto ancor più magico.
Alla scoperta dei luoghi e dei borghi più belli nei dintorni di Glorenza.
Informazioni Turistiche
Regione: Trentino-Alto Adige
Provincia: Bolzano
Altitudine: 907 m.s.l.m
Nome abitanti: glorenzini
Patrono: San Pancrazio martire (giorno festivo 12 maggio)
Sito istituzionale
Ristoranti, Trattorie e Pizzerie
Cucina Tipica e Prodotti Locali
Eventi a Glorenza – Sagre, Feste Medievale e Fiere
Meteo Glorenza
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