Mezzano

Incorniciato tra le scenografiche montagne alpine, Mezzano è uno dei borghi più pittoreschi del Trentino-Alto Adige e tra i più Belli d’Italia.

Il borgo di Mezzano

Situato nel tratto più meridionale della Valle di Primiero, Mezzano è incastonato in uno spettacolare scenario alpino che cattura lo sguardo e ammalia il visitatore. Inserito nella lista dei Borghi più belli d’Italia, si presenta come un tipico borgo del Sud Tirolo. Tuttavia, il perfetto alternarsi di legno e pietra rende il borgo di Mezzano unico nel suo genere. Le origini del suo nome non sono ancora certe ma l’ipotesi più attendibile lo fa risalire al termine latino medianum, proprio per via della sua posizione centrale rispetto ai vicini Siror (superiore) e Imèr (inferiore).

Origini e Storia

Le prime tracce di presenza umana a Mezzano risalgono al periodo mesolitico. Ad ogni modo, le prime notizie sul borgo le abbiamo a partire dai primi anni successivi al mille. In questo periodo Mezzano è già ben organizzato dal punto di vista amministrativo ed entra a far parte dei columelli, uno dei quattro comuni che componevano il comprensorio di Primiero. Fino alla seconda metà del XIV secolo passò sotto il controllo di diverse dominazioni trovando una certa stabilità economica solo intorno ai primi anni del 1400, periodo in cui fu assegnata ai conti del Tirolo. Nei primi anni del XIX secolo fu occupata dalle truppe napoleoniche per passare, in seguito, sotto il controllo dell’impero Austriaco. Entrato a far parte del Regno d’Italia, si unì al vicino comune di Imer nel 1947.

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Veduta di Mezzano

Cosa vedere a Mezzano

Basta poco per rendersi conto che visitare questo angolo di Dolomiti è come entrare in una fiaba: le tortuose stradine che lambiscono le caratteristiche case in legno adornate di balconi fioriti fanno di Mezzano la meta ideale per un giorno di completo relax. Tipico borgo alpino adagiato in una verdeggiane valle, si distingue per le famose Cataste & Canzei: un’affascinante mostra perenne che arricchisce il borgo con bellissime architetture in legno e pietra.

Cataste & Canzei

Data la sua posizione geografica, possiamo immaginare che, come in molti altri borghi alpini, anche a Mezzano ci si può facilmente imbattere in cataste di legna usate come scorta per affrontare i rigidi e lunghi inverni. Qui, però, grazie alla creatività degli abitanti e di alcuni artisti da semplici approvvigionamenti, queste cataste di legna sono diventate, nel corso degli anni, vere e proprie opere d’arte. Così, percorrendo gli stretti vicoli del borgo ci si può imbattere in questi particolari ceppi che prendono il nome di Cataste & Canzei. Ogni canzèl, accuratamente posto nei disimpegni o sui poggioli delle case, è un piccolo capolavoro di creatività che contribuisce  a rendere Mezzano così unico e indimenticabile. Assolutamente da non perdere è il canzèi intitolato “Le sfere dell’immaginario” esposte nei pressi della Chiesa di san Giorgio, “La fisarmonica” di M. Gaudenzi e il “Il bosco vecchio di Albino Rossi” solo per citare alcune delle tantissime opere di quello che possiamo considerare un vero e proprio museo a cielo aperto.

Chiesa di san Giorgio

Risalente al XIV secolo la Chiesa di San Giorgio si presenta con una facciata bianca a capanna e un campanile, alto ben 36 metri, con il classico cipollone nella parte più alta. I primi documenti riguardo questa chiesa risalgono al 1360 anche se fu ampiamente rimaneggiata nel 1698. Entrando nella chiesa possiamo osservare, oltre alle tre navate in cui è suddivisa, anche un altare maggiore di legno intagliato e la statua di San Giorgio a cavallo.

I “Segni Sparsi nel Rurale”

Divisi in cinque itinerari tematici i “Segni sparsi nel rurale” sono un omaggio alla natura e al piacere di vivere in armonia con essa. I temi, volti a esaltare la rusticità del luogo, sono dedicati all’acqua, agli orti, agli affreschi, alle antiche iscrizioni e alle architetture.

Percorrendo i vari itinerari possiamo andare alla scoperta degli oltre 400 orti-giardino ricolmi di una varietà incredibile di piante e fiori, delle 20 pitture murali e delle 100 e più iscrizioni. A completare il tutto potremmo osservare il caratteristico sistema idrico e le tipiche architetture del borgo. Insomma, i “Segni sparsi nel rurale” sono un bellissimo esempio di un perfetto connubio tra amore per la propria terra e la capacità di valorizzare le tradizioni e la cultura, esaltando la semplicità e il gusto di vivere in armonia con la natura.

La “Sedia Rossa”

Percorrendo le pittoresche viuzze di Mezzano potreste imbattervi un una “Sedia Rossa“. Avvicinandovi a essa potrete notare la presenza di una campanella. Se vi sedete e suonate la campanella, in pochi minuti, un abitante del luogo si avvicinerà a voi e inizierà a raccontarvi storie e aneddoti della vita del borgo. Inoltre, potrete avere la possibilità di essere accompagnati per un piccolo tour alla scoperta degli angoli più caratteristici di questa sorprendente comunità alpina.

Oltre a quanto finora scritto è doveroso ricordare che Mezzano offre anche la possibilità di praticare pesca sportiva, trekking o semplici passeggiate su sentieri attrezzati. Si possono, inoltre, percorrere itinerari in mountain bike e fare pratica sulla palestra di roccia nella vicina Val Noana.

Quando visitare il borgo di Mezzano

La stagione migliore per visitare il borgo

Scopri il periodo migliore per visitare Mezzano.

Cosa visitare vicino a Mezzano

Cosa vedere nei dintorni

Informazioni Turistiche

Regione: Trentino-Alto Adige
Provincia: Trento
Altitudine: 640 m.s.l.m
Tipologia di borgo: borgo aplino
Periodo di fondazione: XI secolo
Tempo di visita: 3/4 ore
Nome abitanti: medaneschi
Patrono: San Giorgio (23 aprile)
Sito istituzionale

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