Triora
Il Borgo delle Streghe

Triora, uno dei borghi più suggestivi e misteriosi della Liguria, è noto come il “Paese delle Streghe” a causa del suo oscuro passato. Ma il centro storico saprà sorprendere il visitatore. Scopri i suoi monumenti più belli.

Il borgo di Triora

Arroccata su un colle tra fitte foreste, nel cuore dell’aspra e selvaggia Valle Argentina, Triora è famosa come il “paese delle streghe”. Il borgo è arroccato su una cresta a quasi 800 m.s.l.m. nel cuore dell’appennino ligure, in provincia di Imperia.

Origini e Storia

Dalle antiche origini romane (il nome deriva dal latino tria, che si riferirebbe alle tre bocche del Cerbero raffigurato sullo stemma comunale), tuttavia questo piccolo borgo sperduto dell’entroterra ligure balzò agli onori della cronaca soltanto nel XVI secolo, allorché vi si compì il più celebre “processo alle streghe” della storia italiana. Si trattò di una vicenda piuttosto complicata, che vide fronteggiarsi diverse autorità e che tenne a lungo col fiato sospeso la popolazione locale. Il borgo, spesso avvolto dalla nebbia e rimasto semi-abbandonato per anni, è come sospeso tra magia e realtà e oggi rinasce proprio nel segno delle streghe, attrazione per il turismo

Triora | Cosa vedere e come visitare Triora

Cosa vedere a Triora

La Cabotina, le Fontane e il Monte delle Forche

Ma le streghe, se proprio così vogliamo chiamarle, sopravvivono nell’essenza del paese e ne segnano la memoria popolare. Molti sono i luoghi legati alle bagiue, innanzitutto la già citata, ed ormai famosa, Cabotina, il cui toponimo avrebbe dato il nome a quella che secondo la tradizione fu l’ultima strega di Triora, Cabotino. Il casolare, oggi ridotto a spettrale rudere, emana un fascino inquietante, e sono molte le testimonianze di chi vi ha visto luci improvvise accendersi intorno e di chi vi ha sentito provenire voci e suoni raccapriccianti. Fenomeni simili a quelli che pare accadano presso altri luoghi frequentati dalle streghe, come la Fontana di Campomavùe e la Fontana della Noce, sempre fuori dell’abitato; più lontano, il misterioso Lagu Degnu, un pittoresco laghetto artificiale, è ritenuto un antico covo di fattucchiere.

Il ricordo delle streghe è ancora così vivo che addirittura si dice che chi giunga nei pressi di Campumavue o Lagudegnusi faccia il segno della croce e che molti preferiscano non avvicinarsi alla Cabotina o agli altri casali in cui si crede si adunassero le “malefiche” megere. Altri siti intriganti quanto insoliti sono senz’altro il Monte delle Forche, ove la tradizione vuole che crescesse la mandragora dal seme degli impiccati, pianta ovviamente utilizzata dalle streghe del posto, oppure il vecchio Cimitero, in posizione panoramica, sorto sui resti di un’antica fortificazione.

Le Chiese e il Museo Etnografico

All’interno del borgo di Triora, invece, si dice che le bagiue usavano passeggiare in Via Dietro la Chiesa, mentre provoca sensazioni angosciose il transitare di fronte alle case che vennero adibite a carcere e a sale di tortura (soprattutto in Via San Dalmazzo), tutt’oggi riconoscibilissime dalle inferriate esterne, fra cui spicca la Casa del Meggia, situata in Piazza San Dalmazio, detta anche Ca’ de baggiure e Ca’ di spiriti. Sempre legato alle bagiue è infine il Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria, che ripropone un ricco campionario di reperti della civiltà contadina e di documenti relativi alla caccia alle streghe, con ricostruzioni di scene di tortura. A tal proposito, particolarmente suggestiva è la Sala 14, dedicata al tema della “Stregoneria”.

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Cosa vedere a Triora

Scopri gli altri luoghi del borgo

Per il resto, Triora appare come un tranquillo borgo di collina, a tratti assai ben conservato con i suoi pregevoli portali. Comunque molto pittoresco anche per la presenza di numerose case in abbandono, che le danno l’aspetto di una sorta di “città quasi morta”. E non sono pochi coloro i quali preferiscono visitare Triora soltanto di giorno, magari per poter ammirare i ruderi del castello duecentesco, le belle chiese del paese, su tutte la Collegiata e la campestre Chiesa di San Bernardino del XII secolo. Per non parlare dei fantastici paesaggi della Valle Argentina, che riappacificano l’animo e lo rendono più consapevole della maestosa bellezza e feconda generosità della Natura.

Quando Andare a Triora

La stagione migliore per visitare il borgo

Idee e consigli utili su come scegliere i periodi migliori per visitare Triora.

Cosa visitare vicino a Triora

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Informazioni Turistiche

Regione: Liguria
Provincia: Imperia
Altitudine: 780 m.s.l.m
Nome abitanti: trioraschi
Patrono: Nostra Signora Assunta (giorno festivo 15 agosto) 
Sito istituzionale

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